Il procedimento di decadenza dall’incarico del consigliere di minoranza Giuseppe Sangermano, candidato a sindaco nella lista “Cambiare per crescere” alle amministrative di giugno, è stato deliberato con i voti della maggioranza presente nel civico consesso di lunedì.
Il procedimento, ha spiegato il sindaco Salvatore Lamirata, è l’atto conseguenziale della contestazione di incompatibilità dall’incarico avviato lo scorso luglio dal civico consesso nei confronti di Sangermano. Il caso Sangermano inizia nel novembre 2010, quando dal Tribunale di Rossano viene notificato al Comune arbëresh un decreto ingiuntivo con il quale a sua istanza si ingiunge all’Unione dei comuni “Arberia” il pagamento della somma di oltre 53 mila euro, quale compenso per l’incarico di presidente dell’Ente da lui svolto nel periodo 2004-2006. Il ricorso del consigliere, instaurando un procedimento di lite contro l’Unione, coinvolge anche il Comune di S. Demetrio C. che ne fa parte. Nonostante Sangermano sia stato invitato in due precedenti consigli a rimuovere e rinunciare alla lite pendente, ha preferito percorrere le vie legali per ottenere quanto preteso. Voto contrario è stato espresso dal consigliere Adriano DAmico, il solo presente dei quattro dellopposizione. L’organo consiliare ha provveduto a surrogare il consigliere decaduto con il primo dei non eletti della lista perdente, Demetrio Damico, già assessore ai LL.PP. nella giunta Marini, dimissionario nel 2014 ma rimasto nei banchi della maggioranza.
Approvate, inoltre, le linee programmatiche sui progetti condivisi in campagna elettorale da realizzare nel corso del mandato amministrativo: lavoro giovanile, rilancio del Collegio, ambiente, promozione e rivalutazione dei beni culturali in chiave turistica, informatizzazione e digitalizzazione dei servizi. Sono intervenuti per la maggioranza Liguori, Locanto, Mauro, Cadicamo e Gradilone che si è rivolta al consiglio in arbrisht, (la parlata albanese locale), come prevede lo Statuto comunale. Voto contrario quello del consigliere DAmico per il quale il programma sa di marinismo, in quanto nelle scelte non sono considerate le priorità.
Adriano Mazziotti